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martedì 25 maggio 2010

Mai smettere di cigolare


Il cigolio arriva inaspettato. Magari dopo un acquazzone, o dopo un lungo periodo di abbandono. Inizia debole ma cresce in fretta se non ne scovi la causa e se non la curi. Guai a lasciar perdere: se ti abitui a quella voce ritmata che chiede aiuto ad un certo punto smetti di farci caso...fino al giorno in cui crolla tutto.
Bisogna intervenire, lubrificare, registrare viti ed allineare pignoni. Tutto deve girare fluido come le ali di colibrì: un leggero fruscio, un riflesso colorato sotto al sole di maggio. Questi sono gli unici segni di vita che vanno percepiti. Il silenzio è bene, il silenzio va ascoltato, la bici parla con ogni raggio, con ogni rondella, e ti dice che va tutto bene.

Gli uomini hanno smesso di cigolare: non sono stati ascoltati ed hanno cigolato più forte, ma nessuno li ha oliati, registrati, allineati, e allora hanno perso le speranze. Ma invece che rompersi, come avrebbero dovuto fare, si sono zittiti piegandosi al logorio continuo, al lento sfregamento che pian piano consuma le meccaniche e i sogni.
Si sono spenti ed ora giacciono in un silenzio vuoto.

Cigolare è dare il proprio parere
Cigolare è aggrapparsi alla vita per non scivolare
Cigolare è chiedere aiuto
Cigolare è una funzione vitale
Cigolare stanca se nessuno ti ascolta
Cigolavamo tutti insieme, una volta!
Chi non cigola si perde e si lascia trasportare
Chi non cigola ha paura di sbagliare
Facciamo una gara a chi cigola più forte
Io cigolo, tu cigoli, e si apron mille porte

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