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domenica 19 giugno 2011

Terror Quartara


Dicono che, nonostante tutto, Noè non cel'abbia fatta ad arrivare in tempo per la gara. E si che di acqua ne ha fatta in quel di Novara! (scusate la rima)
Finchè ero in treno splendeva un bel sole estivo, ma appena messo il piede sulla pensilina è venuto giù il finimondo. Beh, poco male, intanto mi faccio spiegare la strada da un local ottuagenario (che la sa benissimo) e quando spiove un po' parto. Al billa ci sono già quasi tutti, ed è proprio bello rivedere i Novaresi che hanno passato tutto l'inveno sui monti con lo snowboard. Ben tornati fra noi, ragazzuoli!
Rispunta il sole, via la giacca a vento, camicia hawaiana sbottonata, macchina foto sul casco e sono pronto a partire. Il via è dato dall'esplosione di un magnum lanciato da Nico (da ora in poi "il Bombarolo") ed il gruppo parte bello spedito verso Torrion Quartara e Nebbiola. Si forma un drappello di testa composto da due o tre novaresi, riky di torino, gio, guido e dani di milano un ragazzo di magenta ed io.
Non piove, il vento è a favore e si va abbastanza spediti: sui 38 di media, con punte di 47 quiando qualcuno scatta per rilanciare. in 16 minuti scarsi siamo al check, ma non c'è tempo per predere fiato e si riparte. Ora siamo contro vento, i cambi continuano, ma la velocità scende drasticamente. Come se non bastasse si vede in lontananza, su Novara, un bel cono di pioggia che è lì ad aspettare solo noi.
Un novarese, Jacky, buca a pochi chilometri dall'arrivo, ci tira finchè può poi molla (in verità non ha mollato affatto, visto che è comunque arrivato al traguardo ottavo con la bici in spalla). Ed ecco che in città ci accoglie lo scroscio, le macchine rallentano e la mia lotta per il podio si conclude quando supero un autobus, proseguo oltre l'incrocio e mi accorgo troppo tardi che bisognava girare a sinistra. A nulla serve pestare sui pedali come non mai: arrivo sotto la tenda quinto.
Però è stata una gara eccezionale. meglio delle criterium che dopo un po' ti fanno girare la testa, decisamente più bucolica di un'alley (sembrava di essere allo zoo) e con un primo premio eccezionale! Non so se, arrivando per primo, mi sarei fatto tatuare così a cuor legggero come riky.
Ho fatto il video, ma mi ci vorrà un po' per montarlo. Intanto vi Comunico che ho un paio di Vans taglia 41-42 che regalo volentieri...il mio premio mi sta stretto.
Bravi tutti, bravo puccio, bravo nico, bravo science. Avete fatto centro. Ci vediamo alla prossima!

P.S. media finale 34.8 km/h
max 47km/h
48 minuti di pedalata
28 km

venerdì 17 giugno 2011

Amici Miei, report


Carissimi cigolanti!
E' un po' che non ci si sente. Vi avevo promesso le classifiche del Freemind, poi è passato un sacco di tempo. Ho passato 4 esami, fatto mille pedalate, quindi il blog mi è passato di mente. Ma ora sono tornato per raccontarvi un po' come è andata in quel di Firenze il 4 giugno.
Innanzitutto vi dico che ero molto emozionato essendo la mia prima alleycat in terreno di casa, quindi pensavo "quì tocca far bene altrimenti tutti diranno che sono buono solo a seguire!" Quindi insomma, la tensione del pregara c'era tutta. La giornata era caldissima e tempestosa: grossi nuvoloni temporaleschi solcavano la piana e si impigliavano nel cupolone di brunelleschi, ma una quarantina di ciclisti si è comunque aggregata velocemente in piazza della Libertà, tutti agguerriti e pronti a dar battaglia.

Di nuovo, purtroppo, c'erano solo tre donne iscritte di cui 2 portate da me (le chiameremo I. ed M.), l'altra (Sophie) quasi direttamente dal Canada.
C'è un'ora di tempo per studiare la cartina, pianificare il percorso, e fare un po' di pretattica. L'idea è di correre con Luca, il mio amico di Lucca, perchè è molto simpatico e so che c'ha la gamba svelta. Ci consultiamo, modifichiamo i reciproci piani, io mi scrivo l'ordine dei check sul braccio (grazie Giò per l'idea geniale) poi siam pronti a partire.
Sono 4 check (come i 4 protagonisti dell'omonimo film) da fare in ordine, più una serie di passaggi obbligati: cartolina al Piazzale, foto alla porta, foto alla faccia incisa su palazzo vecchio, foto al palazzo Pitti, sottopasso delle cure, via gioberti.

Si parte verso il Poggio Imperiale. Io e Luca siamo subito soli, ma forse non abbiamo scelto la strada migliore perchè arriviamo su con un bel gruppone...di sicuro ci sono altri davanti. Inizia l'inseguimento, la discesa a piedi delle rampe nel giardino delle rose, lo slalom fra i turisti, gli skid fra le gambe dei cavalli. Ma dove cavolo è la faccia scolpita? menomale che i turisti lo sanno!
Al Duomo siamo ancora dietro di qualche minuto. "Vai vai che li ripigliamo!!" Usciti dal centro pedalare è tutta un'altra cosa. si va via lisci sui vialoni e non c'è neanche traffico. pedaliamo forte perchè allo stadio siamo primi. Ci manca la foto in via Gioberti, il velodromo alle Cascine, piazza Ferrucci poi l'arrivo dietro alla nazione.

Decidiamo di fare i viali, giro un po' più lungo, ma sicuramente scorrevole! Gaberon, Nicole e un fiorentino non si aspettavano di vederci così presto; appiccichiamo la penultima faccina sul manifest e poi ci lanciamo nell'ultima corsa. Stavolta andiamo sul lungarno, che è senso unico nella direzione giusta, e incontriamo i nostri diretti inseguitori: capomeccanico, il Ciaba, e un corsaiolo fiorentino...il margine è abbastanza sufficiente per arrivare all'arrivo senza troppi affanni.
Luca è un signore, mi lascia arrivare primo. Mi sono un po' sentito una merda, perchè nella sua situazione (marzo a Parma) non c'avevo pensato 2 volte a scattare. Grazie Luca, I owe you one!
Gli altri arrivano alla spicciolata. Terzo Ciaba (primo brakeless), prima donna Sophie (poi M ed I) etc etc.

Si sbevazza, si chiacchiera, si fanno progetti per grandi giri ciclistici. Il clima è ottimo! E anche questa volta l'alleycat si è dimostrata essere un'ottima esperienza. Un modo per conoscere tanti appassionati di sport e di bella vita. Grazie a tutti per il bel pomeriggio passato insieme!

A presto!