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giovedì 25 novembre 2010

furto a milano


Rimbalzo una triste notizia da Orcocicli (http://orcocicli.blogspot.com/2010/11/rubata-la-uorc.html). Tenete gli occhi aperti



Oggi alle 13 hanno rubato la Uorc di Alex in via Alserio a Milano. È un esemplare unico. Chi ne ha notizia, la vede ecc. ci avvisi grazie (info@orcocicli.com, alex@alexgiacomelli.com ! E grazie anche se perfavore fate girare questa notizia... lo so che non è una fissa ma.....


Certo che è davvero una tragedia. Intendo quella dei furti di bici. Mi passerebbe quasi la voglia di girare in bici se dovessi avere sempre questa ansia. Menomale che quì a Genova la situazione non è così grave: anche una bici lasciata senza lucchetto davanti ad un pub non corre grossi rischi.
Ieri ad esempio ho lasciato Butch slegata per 4 ore in Università e l'ho ritrovata indenne...E invece a Milano c'è chi va in giro a rubare pezzi unici, bici che anche smontate completamente e vendute a pezzi hanno alta probabilità di essere rintracciate: sono pezzi abbastanza rari, come il mozzo posteriore di Uorc!
Inutile dire che spero che questo fattaccio abbia un lieto fine, che comunque non renderebbe giustizia alle centinaia (migliaia?) di ciclisti che rimangono a piedi ogni anno.

Occhi aperti!

lunedì 22 novembre 2010

Genova Turchino


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Sono 26 km ben suddivisi. I primi leggeri e veloci che costeggiano il mare, la seconda parte dura ed impervia verso il passo affrontato anche dai ciclisti della Milano-San Remo, ma nell'altro verso. E' un bel giretto, vario e divertente, o almeno così è sembrato ai 3 valorosi che qualche settimana fa lo hanno provato.
Ancora il tempo era buono e non sfruttare quel pomeriggio assolato sarebbe stata un'eresia. Jaca, Fausto ed io ci siamo incontrati dopo pranzo in stazione e siamo partiti. Per Fausto era il giro inaugurale: aveva appena comprato la sua "Coppi" da corsa. Forse un po' azzardato come giro di rodaggio, ma la bici non ha fatto ne A ne BA...la bici. Invece Fausto ha visto mezzo presepio mentre si arrampicava in salita, però è arrivato fino in cima con il sorriso in faccia. Non che io e Jacopo fossimo freschi come delle rose: le cosce cantavano come Pavaotti! La strada non è mai ripidissima, ma sembra non mollare mai.
Da quella sgambatella è venuto fuori un video che quì vi propongo. Ancora sono un principiante del montaggio, perdonatemi. E perdonate la mano tremolante: devo procurarmi un porta macchina foto da casco.
Godetevi questi 4 minuti di pedalate! E' per invogliearvi a pedalare con noi.

lunedì 15 novembre 2010

E' tutto un mangia e bevi!

E' tutto un mangia e bevi! Che poi non si è mai capito bene quale delle due sia la salita e quale la discesa, ma comunque è il detto più vero del mondo.
Di cosa sto parlando? Giovedì scorso ho iniziato la parte finale del mio stage: a Santa Margherita Ligure in una sede distaccata del Dipteris dovrò imparare a riconoscere vari gruppi di zooplancton per poi scrivere la tesi su un ciclo annuale. Il lavoro è divertente e la "tecnica" che mi segue, simpatica e logorroica, dice che laurearsi a luglio anche con tutti gli esami non è impossibile. Quindi bene.
Ancora meglio se consideriamo che tornare a Genova in bici da lì è proprio un bell'allenamento!
Il primo giorno sono tornato in treno, invece venerdì ho caricato Butch sul regionale con l'intenzione di farla in bici.

Dopo 4 ore di "ordinamento dati" al computer la prospettiva di sgranchirsi un po' le gambe sembra fantastica; tuttavia, dopo qualche minuto di salita hai già cambiato idea. Con 2 tornanti si esce dal paesino di Santa Margherita e ci si immette sulla strada statale all'altezza di San Lorenzo. La strada spiana per un km, giusto il tempo per far defluire l'acido lattico, per poi impennare di nuovo verso la Ruta.
Dopo la galleria (meno di 100 metri) comincia la discesa ed è subito evidente che sarebbe impossibile fare in bici anche la strada inversa: arriverei morto a Santa Margherita e non riuscirei a concentrarmi sul lavoro. E' una picchiata su Recco, con un solo tornante secco verso sinistra, e una vista mozzafiato sul golfo. Magari ci fosse la calma per guardare il panorama!
Neanche il tempo per tirare il fiato, chè appena messo il naso dentro al paese della focaccia più buona d'Italia inizia lo strappo per Sori, ancora più duro della salita precedente. La strada continua così, fra pettate e discesine che, avvicinandosi a Nervi, diminuiscono in escursione ma aumentano in frequenza: la strada sembra l'elettrocardiogramma del ciclista che la sta percorrendo!
Una volta a Nervi converrebbe prendere la strada costiera, più piatta e meno trafficata, ma ho sbagliato incrocio e sono finito in Corso Europa, quindi salita fino al San Martino dove è scaduta l'ora esatta dall'inizio della pedalata: 26,5 km! Ho percorso gli ultimi 5 km di strada (San Martino - casa) molto più piano perchè il traffico cittadino delle sei di pomeriggio non permetteva di rischiare, quindi ho potuto un po' tirare il fiato...ma che faticaccia!

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Secondo voi di quanto riesco a migliorare il mio tempo entro la laurea? Ora vi saluto, vado a preparare lo zaino per Marsiglia: 3 giorni lì per visitare un po' l'università!

venerdì 12 novembre 2010

Recensioni: La macchina perfetta



Titolo: La macchina perfetta
Autori: Giò Pozzo, Adriano Maccarana
Casa editrice: Il saggiatore

Scritto dai "ragazzi" di Orcocicli (http://www.orcocicli.com/Lingua.html) questo libro costituisce sia un valido manuale base per il restauro e la manutenzione delle biciclette, sia una piacevole risorsa di aneddoti e "crazy facts" riguardanti il mondo della bicicletta. Gli autori vengono dal mondo delle ciclofficine popolari, quindi sono giustamente molto focalizzati sul riciclo di vecchie bici che ancora non hanno fatto il loro tempo; ma contemporaneamente sono molto attenti alle innovazioni come i vari cambi sequenziali interni al mozzo che si stanno sviluppando ultimamente.
Molto critici nei confronti dello scatto fisso ad uso urbano, lo liquidano come un fenomeno di "moda" che va sopportato fino a quando passerà. Sul fatto che sia una moda posso essere d'accordo con loro, sul fatto che si sia perso lo spirito originario (per altro da me mai vissuto) del riadattamento di vecchi telai per spendere poco ed avere manutenzione minima mi associo in pieno, ma non me la sento di dire che tutto questo sia un male. Alla fin fine noi fissati ci divertiamo così...
Molto divertente la sezione sulle varie versioni più o meno estinte della bicicletta: l'aereo, il sottomarino, la pedalata al contrario. Tutte cose che non sapevo e che mi hanno molto affascinato. Minimali ma utili tutte le informazioni sul montaggio sia di pezzi con cui interagiamo quasi quotidianamente, sia di pezzi che tendenzialmente si toccano una volta e poi basta.
Insomma, ne ero già consapevole, ma questo libro mi ha proprio convinto che la bicicletta sia la macchina Perfetta (e scusate la rima).

Future recensioni:
Minima Pedalia
Tre uomini in bicicletta
Piccolo manuale di ciclosofia
Maometto on the road (che non c'entra niente con la bici)

Stay tuned

un filo rosso da roma a torino

http://muoviequilibri.blogspot.com/2010/11/un-filo-rosso-da-roma-torino.html

Un filo rosso da Roma a Torino

Roma 7 novembre. A poche ore dalla morte di dell'ennesimo ciclista, Paolo Cascavilla, alcuni blog cominciano a far rimbalzare la notizia sul web. Dalla lista della Critical Mass Romana cominciano a circolare le prime proposte di protesta, di lutto e di ricordo dell'ultima vittima della strada: Si decide che per i prossimi mesi si pedalerà con legato ad un braccio un drappo rosso. Rosso come il «...sangue - spiegano i ciclisti sui blog - per protestare contro l'immobilismo delle istituzioni a fronte della strage che si consuma sulle strade» e per portare all'attenzione della cittadinanza l'amarezza e le preoccupazioni dei tanti "utenti deboli", i ciclisti.
Oggi, 11 novembre, durante la mattinata, tra le vie di Torino, alcuni cicloattivisti, hanno legato un drappo rosso alle centinaia di biciclette posteggiate in centro. Oltre a manifestare solidarietà hanno voluto dare risonanza e visibilità a una protesta che, purtroppo, interessa non solo la capitale.
Si invita tutti a diffondere l'iniziativa.

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_novembre_7/ciclista-ucciso-alba-roma-1804114444374.shtml
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/11/07/news/pirata_ciclista_colombo-8834329/?ref=HREC1-2
http://www.ecoblog.it/post/11470/un-drappo-rosso-al-braccio-parte-la-protesta-dei-ciclisti-romani

martedì 9 novembre 2010

Alla fin fine anche io sono un ladro


Settimana scorsa sono stato finalmente a comprare le bretelle catarifrangenti omologate per andare in bicicletta con il buio. Finalmente perchè è ormai da un mese che è entrata in vigore la nuova norma del codice della strada ma ancora non avevo trovato il modello che mi soddisfacesse.
Fattostà che passo dal ciclaio che mi aveva promesso di averle ordinate (2 settimane per la consegna) e finalmente le tira fuori.
Cucite bene, luminose, abbastanza grandi da metterle anche sopra allo zaino, che secondo me è la cosa più importante. Insomma tutto bene: alla fine 22 euro sono un prezzo valido.
"Ne prendo 2"
"Allora ti faccio lo sconto di 4 euro..."



Uau! Siamo ancora a Genova? Mi riprendo dallo stupore e ringrazio, pago in contanti e vado via prima che cambi idea...Solo arrivato a casa mi sono accorto del perchè di tutta quella gentilezza: sconto del 9%, ma senza scontrino! Guadagno totale +11%. E anche io mi sono sentito un ladro perchè, accecato dalla gentilezza inusuale del ciclaio (che di solito è antipaticissimo), mi sono reso complice di questo furto.

Ormai era troppo tardi per tornare indietro.

venerdì 5 novembre 2010

Rise Again



Even when we rest
the Earth keeps running
in circles.
And when I run my feet
move in circles too...
but I go straight.
Please wait,
don't let the planet move
alone:
the sun needs
a little help to sink
and rise
again