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lunedì 4 aprile 2011

GE-MI-TO


Un gemito lungo 155 km e durato 4 ore e 50, ma che si è concluso in uno dei templi del ciclismo italiano: il motovelodromo di Torino.

Genova -> Milano -> Torino

Pochi fatti da raccontare, perchè dopo un po' che le gambe girano entri in una dimensione astratta i cui i rettilinei si misurano in pedalate, le ore in migliaia di battiti cardiaci e la febbre in numero di volte che ti soffi il naso.
Questa volta il mangime energetico non mancava, a portata di mano nella borsetta da manubrio. Mancava la salute, e mancava qualche litro di acqua. Se non avessi avuto la febbre sabato...e se non avessi dovuto fermarmi per comprare acqua...
Ma "la storia non si fa nè coi sè nè coi ma", quindi non mi resta che godere di questo sedere dolorante e della sensazione di aver davvero pedalato forte! Io c'ho provato a stare coi "big", ma dopo una decina di km a ruota a 47 all'ora mi si stavano svitando le rotule, all'ora ho perso terreno. Pensavo di aver trovato il passo giusto nel gruppo di Rocco, ma è finita l'acqua e loro non avevano nessuna intenzione di fermarsi quindi, di nuovo, son rimasto indietro. La mia salvezza è stato il gruppetto con cui ho fatto gli ultimi 50 km. Eravamo in 4, quasi tutti davamo i cambi, ed avevamo un torinese (10cento) a guidarci. Le svolte le sapeva tutte ed al velodromo ci siamo arrivati neanche troppo cotti.
La gara è stata fantastica! Soprattutto grazie a questo gruppone di appassionati che quando si corre hanno il coltello fra i denti, ma poi ti fanno slogare la mandibola dalle risate quando ti abbiocchi sul prato al sole, in mezzo alle paraboliche del velodromo.
Grazie Ciclistica per aver organizzato questa sgambata! Grazie a tutti! Vado a mettermi la pomatina sulle chiappe e sulle ginocchia...

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