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mercoledì 2 marzo 2011

Uff


Che tiratona!
Sono tornato ieri mattina da una settimanella abbastanza intensa passata a zonzo per l'Europa. In 8 giorni sono stato a Barcellona, Amsterdam, Groningen, Southampton ed Londra, un po' in cerca di università e un po' da turista.
Ho visto posti che sognavo di vedere da molto tempo, come il Parco Guell o il Big Ben, ho conosciuto persone eccezionali come Koen, Ibrahim e Maria, Couch Surfers che mi hanno ospitato a Groningen e Londra. Ho camminato un sacco e la mia tallonite al piede destro (che mi perseguita dalla settimana bianca) ovviamente non è migliorata. Ho visto gli orologi con cui è stato risolto il "problema della longitudine", ho affittato biciclette a 1£/24h, ho dormito in case galleggianti e visto canali ghiacciati.
Ho visto le fondamenta del Rose Theatre, quinto teatro di Londra, dove vennero rappresentate le prime opere di Shakespeare, ho mangiato carne sudafricana insieme ad un musulmano, e ho camminato nel mercato di Candmen Town stringendo la mano della mia compagna di viaggio. Ho comprato un golf bellissimo e caldissimo, ho dormito in un praticello nel cortile dell'università di Barcellona e il giorno dopo ho pedalato sotto la neve.

Come potete vedere è stata una settimanella niente male, ed ora sono proprio contento di essere di nuovo nella mia casetta genovese. Non è che quì le giornate passino senza attività: sta per riiniziare il semestre e sto cercando di fare più cose possibile prima di non avere più tempo. La primavera si preannuncia bollente, fra lezioni, fine dello stage, stesura tesi...e garette e controgarette in bicicletta.
Il calendario di Gmail è già densissimo e bisogna sbrigarsi a prenotare la data per un grandissimo evento a Genova. Ma questa è un'altra storia, rimanete sintonizzati!


A volte il vento mi porta
le note di un flauto o il profumo di pioggia
e sogno di averti al mio fianco
ma so che l'oceano mi separa da te
Voglio stare un po' seduto qui
a finire il mio bicchiere
e a guardare le barche addormentate
sulle acque del Regent's Canal
da qui non si sente il traffico
che percorre la Camden High street
solo il vento mi porta le voci degli uomini
di ritorno dall'ultimo pub
Il silenzio addormenta la grande città
che si culla sotto la luna
chiude gli occhi ai barboni nei sacchi a pelo
al riparo di Waterloo bridge
calma il sonno degli immigrati
con le loro valigie disfatte
li riporta nel sogno
là dov'è il loro cuore
per le strade di Delhi o Tralee
E anch'io ti mando un pensiero
E un augurio di sonni tranquilli
Ma vorrei che potessi sederti al mio fianco
Sul pontile del Regent's Canal
Bevo l'ultimo sorso e ritorno
alla stanza che da un po' chiamo casa
e cammino leggero per non disturbare
la città che continua a dormire
i negozi e le banche chiuse
la Nothern Line silenziosa e deserta
le puttane a King's Cross
finalmente struccate
a godersi la tranquillità
E anch'io mi addormento più calmo
E spero che ti ritroverò in sogno
E che cammineremo per mano nel sole
Sulle rive del Regent's Canal

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