Consideriamo un attimo il bilancio finale:
-una valvola rotta ed una camera d'aria esplosa
-una luce rossa perduta
-una luce bianca scarica
-due sbucciature sul ginocchio sinistro (una io, una Sarah)
-una ruota anteriore da buttare
-arrivati fuori tempo massimo
-bagnati come pulcini
...
ma chi celo fa fare??
Partiti da Genova sabato mattina con il treno delle 11.40, ovviamente rischiando di perderlo, siamo arrivati a Milano in perfetto orario e dopo aver comprato la cartina ci siamo buttati alla ricerca di piazza Erculea (ripeto accento sulla U).
La piazza era già strapiena di concorrenti e di bici fichissime e Sarah, che pensava di andare a gareggiare con nonne e nipotini, ha cominciato a preoccuparsi. Iscrizione (numeri 21 e 23), pranzo con piadina "prezzo milanese 7 euro!", e chiacchiere con i pochi fissati che conosco. A quanto pare ci siamo persi il bellissimo Criterium della sera prima, vinto da uno della Pipe Gang. In effetti i video trasmettono una bella atmosfera. http://www.youtube.com/watch?v=_17jRZpK0bM&feature=player_embedded
"Ma si corre da soli o no?" "Boh, non s'è capito...". Arriva il momento di posare le bici per terra e legarle, siamo un centinaio, la piazza è piena! Cinque checks da fare nell'ordine segnato sul manifest, (non uguale per tutti) con prove da completare di volta in volta. Tornare a piazza Erculea dopo ogni tappa.
3-2-1-VIA! Corriamo alle bici e mentre Sarah le slega io apro la cartina. Decidiamo di lasciar perdere il mio manifest e correre insieme, molto più divertente. La prima meta è dietro a casa della nonna, zona fiera, portare una birra. Dico a Sarah il nome delle vie, lei le sa; si parte.
Ben presto scopriamo che a Milano la strada più corta non è necessariamente la più breve perchè c'è il pavet: coi copertoncini piccoli si soffre un sacco. Comunque la strada è giusta e dopo aver incontrato Mattia ed aver comprato con lui la birra arriviamo al check...dove quest'ultima va bevuta in surplace! Pessima figura nonostante gli allenamenti!
Torniamo alla partenza e poi via verso piazza Abbiategrasso, percorso più insidioso, tantissime rotaie! E infatti quando sento un rumore di ferraglia dietro di me è Sarah che c'ha infilato dentro la ruota anteriore ed è volata. "Nooo, Matte, è caduta la catena!" "No Sarah, hai spaccato la ruota". Momenti tragicomici.
Io sono un po' scoraggiato ma il ciclaio aperto nella via parallela sembra un segno del destino: bisogna continuare! Leghiamo Berry senza la ruota anteriore, mi carico Sarah sul manubrio e andiamo a comprare una ruota nuova. Pit stop cambio gomma e siamo di nuovo pronti ad andare, un po' più cauti di prima. Io ho una bella strizza.
Il check era facile e si torna in su. Cerco di spiegare a Sarah un po' di tecniche per destreggiarsi nel traffico, alla fin fine non ci siamo mai allenati per davvero. Alla partenza ritroviamo Mattia che si è ritirato e, santo subito, ci presta la cartina che noi, nella concitazione, avevamo perso. Ci mancano la zona Stazione e il Parco Lambro (!!) che, nonostante il traffico, riusciamo a fare abbastanza bene. Però ormai è tardi e non c'è tempo per fare l'ultimo check, il più vicino.
Vabbè. Seguendo il gruppone che va verso la triennale tiriamo le fila di questa gara. Grande divertimento, da rifare con più cattiveria. Purtroppo per via di casini organizzativi non riusciamo a vedere neanche un filmetto. Peccato, c'era il cortometraggio delle ragazze che vanno in bici in discoteca coi tacchi a Copenhagen che prometteva bene!
Inizia a piovere, montagne di premi ("Accidenti! Senza ruota rotta arrivavi terza delle donne!)("Riaccidenti! Telaio Dodici per il primo Out of Town!!).
Siamo affamati e non c'è neanche un rinfreschino. Prometto che se mai organizzerò a Genova ci saranno tonnellate di fugassa. Andiamo a mangiare con Giorgio (ottimo secondo posto per il Messanger di MI-SW!) mentre gli altri preferiscono tornare a casa. Quando arriviamo al messicano siamo fradici.
Ma non è finita! di nuovo doccia gratis per arrivare al Leoncavallo per la Festa (molto meglio la reggae nella saletta piccola) e di nuovo doccia per arrivare a casa di Sarah: altri 20 km che sommati a quelli di tutta la giornata ci farebbero arrivare, probabilmente, oltre i 70!
Purtroppo, o per fortuna, buco la ruota posteriore. E nel cercare di aggiustarla rompo la valvola. E' ora di chiedere l'intervento del papà di Sarah che per fortuna viene a prenderci! A casa crolliamo distrutti.
Abbastanza intensa come prima alleycat per Sarah ma il bilancio, nonostante tutto, è positivo: le endorfine vincono sulle sfortune e gli acciacchi! E la prossima? La Spezia - Pisa?
che belle cose!!!!!!! bravi, mi piacete!!!
RispondiEliminasiete stati dei grandi :D mega complimenti a sara, che è una tosta!
RispondiEliminaalla prossima :)))