lunedì 27 dicembre 2010
La ciclabile di San Remo
Con un po' di ritardo sull'effettiva data dell'evento vi racconto come è andata la nostra sgambatella sulla ciclabile di San Remo.
L'eventone risale a domenica 20 novembre ed è frutto di interminabili ed impensabili incastri che hanno portato 5 ciclisti Genovesi ed un Torinese a fare visita a 2 colleghi del ponente ligure. Nessuna occasione, nessuna ricorrenza, solo la voglia di conoscersi e fare 2 pedalate insieme.
Il buon Max, di Imperia, ci accoglie con la sua Cimice (bellissima conversione) alla stazione di San Remo dopo il lunghissimo viaggio in cui Sarah, Jaca ed io abbiamo principalmente dormito. Alla stazione ci sono anche Rimmon ed Anna che hanno viaggiato in macchina, e dopo un po' arriva anche Nico, da Torino, con il suo 12special.
Piove, ma in un momento di (apparente) tregua partiamo in fila indiana e raggiungiamo subito la ciclabile dove ci aspetta Marina con la sua MTB rosa. La decisione è presto presa: vista la pioggia ci fermeremo subito al bar dell'amico di Max, che ci ha preparato lo spuntino...stra abbondante e stra buono, un po' alto di prezzo, ma accettabile visto che ha appena aperto.
Mentre mangiamo le nuvole si distraggono, quindi partiamo verso levante con l'aria che comincia a scaldarsi. La ciclabile è bella e praticamente vuota, l'andatura è fantasticamente lenta e si chiacchiera del più e del meno: chi propone di organizzare in primavera una cronometro sulla ciclabile, chi parla di conversioni, chi di cicloturismo. Ce ne è per tutti i gusti: noi ciclisti liguri siamo eclettici.
Si sente la mancanza di Piero, il nostro amico Spezino, costretto a rimanere a casa...anzi, in una stanza particolare della casa (non diremo quale). In galleria parte la garetta, vinta da Jaca, e col sole che scende i ciclisti arrivano al giro di boa. Si tirano fuori il vino e la torta al cioccolato, brindisi, foto di rito, e si torna indietro: c'è chi deve prendere il treno del ritorno, ma sembra che le ruote facciano fatica a staccarsi da questa bellissima ciclabile. Pare addirittura che il progetto regionale sia di allungarla...fino a Genova!
In stazione dopo i saluti Sarah rischia la multa: quel bellissimo e lunghissimo corridoio sotterraneo non può essere percorso in bici. Tuttavia con la sua faccia tosta riesce anche questa volta a salvarsi. Treno in ritardo, abbiocco, casa.
E' stato bello incontrarci e fare progetti. Speriamo che la prossima volta il tempo sia più clemente, così riusciremo a protarci anche più gente da fuori!
Altre foto su http://www.flickr.com/photos/56906626@N04/
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