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venerdì 12 novembre 2010
Recensioni: La macchina perfetta
Titolo: La macchina perfetta
Autori: Giò Pozzo, Adriano Maccarana
Casa editrice: Il saggiatore
Scritto dai "ragazzi" di Orcocicli (http://www.orcocicli.com/Lingua.html) questo libro costituisce sia un valido manuale base per il restauro e la manutenzione delle biciclette, sia una piacevole risorsa di aneddoti e "crazy facts" riguardanti il mondo della bicicletta. Gli autori vengono dal mondo delle ciclofficine popolari, quindi sono giustamente molto focalizzati sul riciclo di vecchie bici che ancora non hanno fatto il loro tempo; ma contemporaneamente sono molto attenti alle innovazioni come i vari cambi sequenziali interni al mozzo che si stanno sviluppando ultimamente.
Molto critici nei confronti dello scatto fisso ad uso urbano, lo liquidano come un fenomeno di "moda" che va sopportato fino a quando passerà. Sul fatto che sia una moda posso essere d'accordo con loro, sul fatto che si sia perso lo spirito originario (per altro da me mai vissuto) del riadattamento di vecchi telai per spendere poco ed avere manutenzione minima mi associo in pieno, ma non me la sento di dire che tutto questo sia un male. Alla fin fine noi fissati ci divertiamo così...
Molto divertente la sezione sulle varie versioni più o meno estinte della bicicletta: l'aereo, il sottomarino, la pedalata al contrario. Tutte cose che non sapevo e che mi hanno molto affascinato. Minimali ma utili tutte le informazioni sul montaggio sia di pezzi con cui interagiamo quasi quotidianamente, sia di pezzi che tendenzialmente si toccano una volta e poi basta.
Insomma, ne ero già consapevole, ma questo libro mi ha proprio convinto che la bicicletta sia la macchina Perfetta (e scusate la rima).
Future recensioni:
Minima Pedalia
Tre uomini in bicicletta
Piccolo manuale di ciclosofia
Maometto on the road (che non c'entra niente con la bici)
Stay tuned
bello, l'ho letto anch'io:non mi piaceva tanto il titolo e ancor men la copertina .Ma l'ho preso lo stesso ( sono un divoratore compulsivo di libri che parlano di bici) e mi è piaciuto un sacco, anche perché non imneggia alle fisse ( e forse ha ragione, purtroppo)...
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