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domenica 13 giugno 2010
Il codice della strada - capitolo 3: saranno anche guerrafondai...
...ma sono civili. Si parlo degli americani. Questi strani indivdui che sanno poco o nulla del mondo che li circonda, ma se ne sentono padroni indiscussi, anche in strada hanno il ghigno da cowboy. Li vedi con questi pick-up enormi, super sospensioni, cromature luccicanti, protetti dal mondo esterno come se fossero in un carro armato.
Li vedi e pensi ecco, pessima idea andare in bicicletta da queste parti! E invece no. Vi giuro che ancora non ci credo, ma, no matter the size of their car, si fermano a tutti tutti tutti gli stop. Anche se hanno una visibilità completa sulla strada che incrociano, anche se non c'è anima viva, le loro 4 ruote (o 6, dipende da quanto sono tamarri...) si fermano prima di quel cartello ottagonale rosso.
I am positively impressed. i nostri guidatori italiani, ubriacati dal mito Ferrari, dovrebbero un po' imparare da questi marines in borghese.
Questo rispetto per la segnaletica mi ha talmente spiazzato che ho rimesso in dubbio alcune mie convinzioni sui diritti dei "diversamente ambulanti". Non intendo quei piccoli diritti (o meglio libertà) che dobbiamo assolutamente prenderci per educare gli autosauri, ma di quei diritti di cui noi ciclisti, spesso e volentieri, priviamo i nostri fratelli pedoni.
Si meritano il nostro rispetto se vogliamo il loro supporto. Non possiamo privarci di un così potente ed appiedato alleato!
Pedociclisti di tutti i paesi, unitevi!
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